
CAVALIERI SENZA RE. Avventure in terra di Apulia. L'arabo, il bizantino, il normanno - Pasquale Libutti
Nella Sicilia araba il potere dell'emiro Hassan è minato da lotte intestine e oscuri intrighi. Nel resto dell'Italia meridionale, contesa da secoli tra longobardi e bizantini, sono apparsi i temibili normanni. Cavalieri di ventura poco propensi a sottomettersi all'autorità di re o principi, da un decennio i normanni si sono stabiliti nelle città di Melfi e Venosa, impadronendosi di estesi territori. Papa Leone IX intesse alleanze e raduna una grande armata per annientarli: nel giugno 1053, alla testa delle sue truppe, il papa in persona affronterà i cavalieri venuti dalla Normandia nella battaglia di Civitate. Tali vicende storiche (ricostruite in base agli scritti di Amato di Montecassino, Guglielmo Apulo, Goffredo Malaterra e di altri cronisti del tempo) sono lo scenario in cui si muovono tre giovani guerrieri, che dalle rispettive terre natali raggiungono la lontana Apulia. L'arabo Khalid, esiliato dall'emiro di Sicilia, incontrerà il normanno Roberto il Guiscardo. Il greco Andreas Lavrianos è un ufficiale bizantino che diventa, suo malgrado, custode di una reliquia dai misteriosi poteri. Tancredi, cavaliere senza terra, viene dalla Normandia a chiedere giustizia al conte Umfredo di Altavilla. Tutti e tre dovranno lottare per sopravvivere: alla vigilia dello scisma religioso tra cattolici e ortodossi e delle crociate, la tormentata Apulia medioevale è un luogo di conflitto tra oriente e occidente, tra la cristianità e il mondo islamico. Dallo scontro e dall'incontro dei conquistatori normanni con i longobardi, i bizantini e gli arabi nascerà un nuovo popolo, una nuova civiltà.